Congiuntura e Mercati – Settembre 2019

Le incognite gravanti sulla congiuntura mondiale si sono inasprite ad agosto, per effetto di un aumento del carico dei rischi indotti dalla conflittualità commerciale, da Brexit e dalla diffusione di statistiche economiche particolarmente deboli, provenienti soprattutto dalla Cina e dalla Germania. Il tenore dell’economia mondiale è ancora espansivo per quanto in forte moderazione.
Negli Stati Uniti, i dati diffusi nei mesi estivi sono stati molto deboli dal lato industriale, ma positivi sul fronte dei consumi; anche in Eurozona, il quadro congiunturale rimane fragile soprattutto nell’industria (PMI manifattura 47), ma nel complesso la condizione macroeconomica resta buona (PMI composito 51.8, in rialzo di tre decimi ad agosto), grazie alla tenuta di Francia e Spagna.
L’intervento delle banche centrali, che con tempismo hanno promesso di dilatare la portata espansiva della propria azione, ha placato gran parte delle tensioni sui mercati finanziari. A settembre sono attesi interventi espansivi da parte della Bce (Consiglio di politica monetaria, 12) e della Fed (FOMC, 18).