Congiuntura e Mercati – Febbraio 2020

I rischi macroeconomici che tanto hanno pesato l’anno scorso sono moderati dopo la firma dell’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti e l’avvio formale del processo che porterà la Gran Bretagna ad uscire dalla UE entro fine 2020
* Le potenzialità di accelerazione del ciclo sono però contrastate dal pericolo che la congiuntura non evolva in senso positivo con inflazione moderata. Alle minacce d’inizio anno, (conflitti in Nord Africa ed in Medio Oriente), si è aggiunta l’epidemia in Cina, con pericolo di contagio globale, diffondendo incertezza sulla ripresa appena abbozzata del settore manifatturiero e sui mercati finanziari
* Il prodotto degli Stati Uniti è aumentato del 2.1% nel quarto trimestre dell’anno, in linea con i due trimestri precedenti, per un saggio annuo in accelerazione al 2.3%; qualitativamente, la crescita è tuttavia più scarsa, perché realizzata con minori consumi e con l’apporto importante ma episodico del commercio estero netto
* La crescita di Eurozona ha sorpreso negativamente a fine 2019, con un aumento del prodotto aggregato limitato allo 0.1% per via dell’inattesa contrazione del Pil in Francia (-0.1%) ed in Italia (-0.3%), mentre la Spagna (+0.5%) è cresciuta oltre le attese (la Germania pubblica i dati a metà febbraio).
La dinamica favorevole degli indici anticipatori conferma però l’intonazione positiva della congiuntura sull’arco dei prossimi trimestri.