Congiuntura e Mercati – Marzo 2024

  • La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita. Per gli esperti, la bassa spinta derivante dal 2023 e i primi dati macro pubblicati nel 2024 concorrono a produrre un ritmo di crescita meno sostenuto di quanto previsto in precedenza: nel 2024 la crescita sarà dello 0.8% da 1.2% precedentemente stimato. Le previsioni sono soggette ad un grado di incertezza ancora notevole.
  • Negli Stati Uniti, l’ultima lettura del Pil, relativa al quarto trimestre, è stata pari al 3.2% (-0.1 dalla precedente) su base annualizzata. In media nel 2023, l’aumento è stato del 2.5%, sei decimi superiore al dato dell’anno precedente, con spinta di otto decimi ereditati dal 2022 tramite il cosiddetto effetto trascinamento. L’ottima conclusione del 2023 ha prodotto una spinta importante, con una crescita acquisita sul 2024 dell’1.3%. Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi, il dato generale di inflazione si è attestato in gennaio al 3.1%, in rallentamento dal precedente 3.4%. Il saggio core è invece rimasto invariato al 3.9%
  • La crescita minimamente positiva del Pil nel IV trimestre (+0.04%) ha permesso all’Eurozona di evitare la recessione tecnica. La performance media del Pil per l’intero 2023 è stata dello 0.5%, risultato deludente se paragonato ai numeri del biennio precedente. L’assenza di crescita dell’ultimo trimestre ha azzerato qualsiasi slancio alla partenza del 2024, per un effetto trascinamento nullo. La debolezza del ciclo economico contribuisce in modo rilevante al sostegno del processo di disinflazione che è proseguito a febbraio: 2.6% tendenziale da 2.8%.