Congiuntura e Mercati – Marzo 2019

Tra gennaio e febbraio, i segnali di indebolimento del ciclo sono aumentati per intensità e ampiezza, in particolare nel comparto manifatturiero, ma la tenuta della fase di espansione dell’economia mondiale rimane fuori discussione. Gli indici qualitativi più affidabili sono congruenti con una prospettiva di moderata crescita del reddito globale.

Le trattative commerciali tra Stati Unti e Cina e la svolta delle banche centrali verso politiche meno aggressive si pongono tra i fattori fondamentali di sostegno e di relativo rilassamento delle condizioni sui mercati finanziari.

Nell’ultimo trimestre del 2018, il prodotto statunitense è aumentato del 2.6%, per un tasso medio annuo del 2.9%, massimo dal 2015. Al di là della volatilità correlata allo shutdown del governo, la congiuntura resta alta, per quanto avviata lungo una traiettoria di rallentamento moderato.

Nell’Eurozona, il prodotto nel quarto trimestre è aumentato dello 0.2%, per un tasso medio annuo pari a 1.8%. Il quadro macroeconomico resta fragile, ma le indagini qualitative cominciano a disegnare i primi segnali di potenziale stabilizzazione del ciclo. Ipotizziamo la prosecuzione di una fase di bassa crescita a livello aggregato.